E mentre io e la mia bici guardiamo le vetrine di ogni attività, una foto gigante mi rapisce.
Grande come un grande quadro, raffigura un particolare di una moto.
E poi mi accorgo che ci sono altre foto grandi, grandi come grandi quadri. Due vetture anni 50. Che mi portano in una Cuba immaginaria e immaginata.
Bellissime cromature la prima, un solare scintillio sulla carrozzeria la seconda.
In mezzo, un altro grande quadro. Raffigura una camicia di diverse tonalità bianche con un prorompente seno. Ma non è una foto, è un dipinto.
Allora guardo meglio e.... Neanche le altre opere sono delle foto, ma dei strepitosi dipinti.
Per me il tempo si era fermato a tutte quelle sensazioni e bellezze. Lì, impalata davanti alla vetrina, a percepire e a meravigliarmi.
Così, il ragazzo che presiede il locale si accorge di me e, gentilmente, mi invita a entrare.
E' Matteo, il proprietario della galleria d'arte.
Iniziamo a chiacchierare un pochetto sul'artista che sta esponendo e sulle sue opere. Ci sono altri quadri che raffigurano azioni in barca a vela. Bellissimi anche quelli.
Poi per entrambi è ora di ritornare alle proprie attività.
Lo ringrazio per il tempo condiviso.
Con il sorriso sul viso, riprendo a passeggiare con la mia bici, a cercare un portico, al riparo dalla pioggia.